Bolle finanziarie: scatta l’allarme rosso, “indicatore Buffett” supera livelli delle dot.com
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Giugno 4, 2021Perché non conviene più tenere la liquidità in banca
Pubblichiamo alcuni stralci di un articolo del 20 maggio 2021 di Marco del Prete , per la redazione di Wall Street Italia che leggete per intero tramite link. In questo articolo si evidenzia come sempre l’anomalia degli italiani rispetto a quello che succede nel resto d’Europa, in Italia i risparmiatori hanno risposto alla crisi lasciando sul conto corrente il loro denaro mentre, negli altri paesi, è stato fatto l’esatto contrario, in Germania ad esempio i privati sono arrivati a detenere una riserva aurea di oltre 9.000 tonnellate pari al triplo di quella nazionale.
Alla fine, il promotore finanziario tira l’acqua al suo mulino proponendo la diversificazione proponendo obbligazioni o bond di paesi emergenti, noi ci permettiamo di far presente che si tratta solo di promesse di pagamento che reggono solo in condizioni di mercato “normale”.
Solo l’acquisto di oro fisico garantisce l’assoluta difesa dei risparmi.
… ” Diversi istituti stanno cercando di dissuadere i clienti dal detenere troppa liquidità sui conti correnti, applicando commissioni e penali sulle giacenze eccessive. Il motivo è legato essenzialmente ai tassi d’interesse negativi. Nel 2014, la BCE è stata la prima banca centrale ad adottarli, per affrontare la crisi della zona euro: quell’anno l’Eurotower aveva abbassato il tasso sui depositi a -0,1% nel tentativo di tenere a bada la deflazione e far uscire il blocco economico da un prolungato malessere. Oggi il tasso sui depositi della BCE è -0,5%, il più basso mai registrato”…
… ” Una delle funzioni principali dei tassi di interesse negativi è infatti quella di incoraggiare i risparmiatori a spendere o a investire il loro denaro, piuttosto che tenerlo fermo su un conto”…
… ” Il rapporto Abi di aprile rivela che i depositi – in conto corrente, certificati di deposito e pronti contro termine – sono aumentati del 9,2% su base annua, per una crescita di 146 miliardi di euro, arrivando a toccare quota 1748 miliardi di euro. Una cifra enorme, che ha spinto diverse banche a correre ai ripari: ad esempio, a marzo Fineco ha prospettato l’ipotesi di chiusura del conto ai clienti che detengano una liquidità superiore a 100mila euro e non abbiano in essere finanziamenti o investimenti. Altri istituti, da UniCredit a Bnl, hanno invece scelto la strada delle commissioni di giacenza più elevate, specialmente per i conti delle imprese”…
… ” In un panorama di tassi negativi la chiave è la diversificazione: gli investitori possono infatti aumentare il potenziale di rendimento diversificando il loro portafoglio a reddito fisso, e puntando su segmenti del mercato obbligazionario che offrono rendimenti più elevati rispetto ai titoli di Stato, come le obbligazioni societarie, i titoli garantiti da ipoteca e i bond dei mercati emergenti”…