Le mani del Fisco sui risparmi. I controlli sul conto corrente
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Pubblichiamo alcuni stralci di un interessante articolo di Marco Sabella edito su Corriere.it del 23 settembre 2020, potete leggerlo per intero cliccando qui.
L’articolo conferma che la crescita della quotazione oro è legata al basso rendimento offerto dai bond e dalla paura di crisi economica che lo ha generato, mentre il ribasso di questa settimana si deve collegare alla volontà, come accaduto a marzo, di realizzare utili onde approfittare del calo delle borse. La tendenza al rialzo del prezzo oro viene indicata come permanente in quanto nulla è cambiato in termini sia economici che di garanzia, rispetto agli ultimi mesi.
…” I tassi di interesse nel mondo
Questo mix di tassi di interesse sempre più bassi e avversione al rischio ha dunque spinto le quotazioni dell’oro ai massimi di tutti i tempi, toccati appunto ad agosto a quota 2.036 dollari. Ma oltre a questi fenomeni “strutturali”, di cui il più importante è il livello dei tassi di interesse, le quotazioni dell’oro risentono anche di altri fattori, come il cambio del dollaro e il “sentiment” generale dei mercati. L’influenza dei tassi di interesse sulle quotazioni dell’oro — che è preponderante — è data dal fatto che il metallo, bene improduttivo per eccellenza, non genera cedole, dividendi né ritorni di alcuni tipo. È evidente che se anche le altre attività finanziarie, a cominciare dalle obbligazioni, offrono rendimenti vicini allo zero o negativi (il bund decennale paga il -0,5% di interessi, il Treasury Usa appena lo 0,66%) il metallo si avvantaggia della sua natura di bene rifugio senza dover pagare il “costo” di un mancato guadagno. Nel linguaggio degli economisti questo mancato guadagno potenziale viene chiamato «costo opportunità»…
…” La nuova forza del dollaro
«L’oro dovrebbe essere scambiato a prezzi più alti in base alle richieste di beni rifugio”, sostiene uno strategist citato dalla newsletter BullionWault, specializzata nell’analisi delle dinamiche di prezzo e nell’investimento in metalli preziosi, «ma si sta ripetendo quello che è successo in primavera. Quando arriva la svendita sui mercati azionari i partecipanti vendono tutti i loro beni. «La forza del dollaro è un’ulteriore fonte di debolezza», aggiunge. Dopo un lungo periodo di debolezza, infatti, il dollaro ha improvvisamente rialzato la testa. E il tasso di cambio contro euro è passato da circa 1,20 del primo settembre scorso all’1,169 di mercoledì 23 settembre, un rialzo di oltre il 2% in poche settimane. Non a caso il rialzo del dollaro ha coinciso con lo scivolone delle quotazioni dell’oro. Su cui tuttavia incide anche il «sentiment» generale del mercato, come abbiamo visto”…
…” Le previsioni
Che cosa ci si può aspettare a questo punto? Visto il perdurante basso livello dei tassi di interesse, uno scenario che si protrarrà per i prossimi anni, è difficile pensare a un’inversione di tendenza dei prezzi dell’oro”…