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Gennaio 11, 2021Preoccupa l’entrata in vigore della nuova direttiva EBA.
Pubblichiamo stralci di un articolo di Leopoldo Gasbarro edito su Wall Street Italia il 1° gennaio che leggete per intero tramite questo link, il direttore del giornale evidenzia le possibili ripercussioni che la nuova direttiva EBA ( Autority Banche Europee) avrà sui clienti italiani delle banche. Prosegue la fase di accerchiamento dei risparmi delle formichine italiane che, a differenza dei risparmiatori stranieri, tengono i loro soldi sui conti correnti e non sanno che il codice civile stabilisce che una volta entrato in banca il loro denaro diventa della banca stessa.
…” La normativa avrà un impatto devastante sulle famiglie, sulle persone fisiche, sulle imprese, sulle banche, sui correntisti non morosi. Insomma, se nessuno fa nulla, i danni generati dall’EBA saranno estremamente rilevanti, soprattutto in considerazione del periodo straordinariamente negativo che stiamo vivendo. Di fatto la direttiva potrebbe essere inquadrata come un: GENERATORE AUTOMATICO DI NPL (Not Performing Loans, per i bene informati; crediti deteriorati, per quelli mediamente informati, soldi che non vengono restituiti alle banche per quelli che vogliono capire di cosa si tratta)”…
…” Se la morosità si protrae per tre mesi con mancati pagamenti da soli 100 euro (persone fisiche) e da 500 euro (imprese), l’EBA impone alla banca di segnalare il cliente alla centrale rischi e di classificare tutta la sua esposizione come “crediti malati”, bloccando di fatto per quella persona o per quella impresa, ogni possibilità di accesso al credito.
Insomma, famiglie ed imprese in forte difficoltà, in questo momento, rischiano di veder precipitare la loro condizione. Un dramma, considerata la situazione pandemica che si sta vivendo”…
…” Infatti, se in un Paese come il nostro, in cui l’informazione finanziaria raggiunge solo una parte della popolazione, moltissimi abituati a “navigare” a ridosso del saldo zero del conto corrente, si ritroveranno, loro malgrado, ad essere considerati “falliti” dal punto di vista economico.
Falliranno senza accorgersene.
E cosa faranno tutti gli altri?
Dato che la “morosità” è dichiarata dal sistema bancario e non dai creditori, la prima cosa che faranno sicuramente in tanti sarà staccarsi dalla banca, sospendendo i RID (cioè gli automatismi di pagamento)”…