Pubblichiamo stralci di un articolo di Sissi Bellomo del 13 gennaio 2021 dal Sole 24 ore, lo potete leggere per intero tramite link. Ci preme evidenziare che finalmente viene evidenziato il vero motivo della crescita della quotazione oro, ovvero la corsa alla dedollarizzazione che sta avvenendo a livello mondiale pur cercando, come sempre, di inserire il Covid-19 arrivato molto dopo l’inizio dell’ascesa del prezzo oro. Questo è il motivo per il quale rimane sicuramente da prendere in considerazione l’idea di crearsi una riserva aurea personale ma… che sia in oro fisico, lingotti di proprietà e non scommesse sull’oro come sono gli ETF
…” C’è più oro che dollari nei forzieri della banca centrale russa: per la prima volta nella storia il valore delle riserve auree ha superato quello degli asset denominati nella valuta statunitense. La svolta è avvenuta nella prima metà del 2020, ma è stata evidenziata solo in questi giorni, con l’ultimo aggiornamento dei dati da parte di Bank Rossii”…
…” La spinta verso la dedollarizzazione – decisa circa tre anni fa dal Cremlino per schermare l’economia russa dalle sanzioni Usa – potrebbe invece non essersi esaurita, benché Mosca abbia già tagliato in modo drastico la presenza del biglietto verde nelle riserve valutarie a favore non solo dell’oro ma anche dell’euro e dello yuan cinese”…
…” Il rally del metallo prezioso ha probabilmente sostenuto anche il valore complessivo delle riserve russe, che nel corso del 2020 – nonostante la sfida del Covid – è salito del 7,1% a 593,6 miliardi di dollari”…
…” Mosca ne ha tratto vantaggio anche grazie alle sue miniere, che hanno permesso di difendere le entrate di valuta pregiata quando la pandemia colpiva i consumi di gas e petrolio. La Russia – che è il terzo produttore aurifero al mondo, oltre che uno dei maggiori fornitori di combustibili fossili – in alcuni periodi dello scorso anno è arrivata a guadagnare di più dall’export di oro che da quello di gas”…