Warren Buffett, la sua ultima mossa lascia di stucco (e preoccupa)
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Pubblichiamo alcuni stralci da un articolo di Francesca Gerosa edito da Milano Finanza il 27/08/2020 nel quale Benjamin Louvet, Commodities Portfolio Manager di Ofi Asset Management, giudica paritario l’effetto avuto sulla quotazione oro dal calo di richiesta di oro nel mercato mondiale della gioielleria e la diminuzione dell’offerta di oro dovute alla pandemia.
Il prezzo oro assestato oggi attorno ai 1.950$/oncia, non è quindi legato a tali fattori bensì all’aumento del debito pubblico di tutte le nazioni che obbliga loro a tenere bassi, se non in negativo, i tassi di interesse pagati sui titoli di stato. Un eventuale e probabile aumento dell’inflazione porterà, secondo Louvet, ad ulteriore crescita della quotazione oro e tenere sotto osservazione quest’ultima ci permetterà di capire cosa accadrà del prezzo oro. Potete leggere l’articolo per intero cliccando su questo link
….”Oggi, il prezzo dell’oro a circa 2.000 dollari l’oncia è coerente con gli attuali livelli dei tassi di interesse reali. Dunque, per determinare se il metallo giallo abbia ancora potenziale di rialzo, è importante capire se i tassi di interesse reali continueranno a scendere”, ha continuato Louvet.
Quando si cerca di determinare le probabilità che i tassi d’interesse crescano, è importante tenere in considerazione innanzitutto i livelli del debito sovrano. Le maggiori economie mondiali avevano già livelli di indebitamento piuttosto elevati prima che scoppiasse l’attuale crisi sanitaria, la quale ha a sua volta costretto i governi interventi di sostegno dei loro sistemi economici, esasperando ulteriormente la situazione. Gli Stati Uniti, ad esempio, dovrebbero uscire da questa crisi nel 2021 con un rapporto debito/pil attorno al 130%.”….
….”Tuttavia, “quest’ultima crisi potrebbe avere effetti differenti. Oltre alle politiche monetarie accomodanti, per combattere la pandemia sono state prese numerose misure di stimolo economico e fiscale. Molte di queste iniziative hanno iniettato liquidità direttamente nell’economia reale, quindi il loro potenziale inflazionistico è molto maggiore”, ha precisato Louvet.”….
….”Riteniamo, dunque, che le aspettative sull’inflazione potrebbero crescere e permettere al prezzo dell’oro di continuare a salire senza neanche attraversare una fase di assestamento intermedia. Se le stime sulla crescita dell’inflazione aumentassero al 2,5%, abbassando i tassi di interesse reali di un ulteriore punto percentuale, il prezzo dell’oro dovrebbe arrivare a 2.400 dollari l’oncia. Questo è il nostro target per i prossimi 12 mesi. Ma se le nuove misure di stimolo all’economia dovessero fare aumentare ulteriormente il livello dell’inflazione, potremmo dover rivedere ancora al rialzo le nostre stime”, ha concluso Louvet”….