Pubblichiamo stralci di un articolo di Mauro Bottarelli edito da Money.it il 29 giugno 2021 che potete leggere per intero tramite link. Nell’articolo viene confermato quanto abbiamo sempre sostenuto: l’oro vale solo se è oro fisico.

Basilea III la nuova normativa che dal 28 giugno regola le banche europee, dal 1° luglio quelle americane e dal 1° gennaio 2022 quelle inglesi, stabilisce che solo l’oro fisico è da considerare a rischio zero. Le banche avevano spacciato come prodotti garantiti dal metallo prezioso, ETF che avevano nel sottostante una riserva di oro di proprietà dei gestori degli ETF stessi ma che venivano emessi con il rapporto 4 a 1 rispetto alla riserva. E’ come vendere 4 case quando ne hai una sola a garantire i tuoi acquirenti, cosa per la quale si finisce in galera.

Il giornalista poi , fa una lunga dissertazione su quanto finirebbe per pesare sul mercato dell’oro se le banche smettessero di acquistare oro per poter emettere questi titoli finanziari, arrivando a dire che ne guadagneranno le criptovalute come i Bitcoin definito addirittura un bene rifugio.

Ci permettiamo di far notare che se già non si possono considerare a rischio zero titoli che almeno hanno un sottostante solido, ancora di meno possono essere considerate sicure le criptovalute, dietro alle quali vi è il nulla assoluto.

Per quanto riguarda il prezzo oro e la sua quotazione, quello che cambia sarà solo che non vi saranno più due valori diversi, ne rimarrà uno solo quello vero cioè quello dell’oro fisico ricordando sempre che tale è quello nei caveau delle banche centrali di tutto il mondo.

…” Da ieri, gli istituti europei applicano la NSFR, nuovo requisito di liquidità sul cosiddetto unallocated gold. Mentre quello fisico è passato a Tier 1. Potenzialmente, un Big Bang. Anche per Bitcoin

Con Basilea III, l’oro di carta è classificato asset a rischio. Cosa faranno le banche?”…

 

… ” Da ieri, il cosiddetto allocated gold – ovvero barre e monete, l’oro fisico – è classificato come asset a rischio zero, mentre l’unallocated gold, quindi proprio l’universo dei futures che maggiormente interessa il business delle banche, no. Tradotto, in base a Basilea III, operare in quest’ultimo ambito imporrà la detenzione a bilancio di riserve extra come cuscinetto a garanzia”…

… ” Di fatto, il passaggio dell’allocated gold da regime di asset Tier 3 a Tier 1 tramuta ufficialmente l’oro fisico in un qualcosa di comparabile direttamente a valuta e liquidità, un asset class. Di converso, lo status a rischio dell’unallocated gold allontana l’oro di carta da quello status: i contratti futures non sono più equiparabili a monete e barre”…

… ” Ed ecco, quindi, entrare in campo – ancorché per ora sullo sfondo – Bitcoin e l’universo delle criptovalute, definiti da molti l’alternativa digitale all’oro. O il nuovo bene rifugio dagli eccessi di monetarismo Fiat della Banche centrali in regime di Qe perenne, come mostrano questi grafici”…