Pubblichiamo alcuni stralci di un articolo di Sissi Bellomo edito sul Sole 24 ore del 29/08/2020 che potete leggere per intero tramite link.
Vogliamo rendere trasparenti alcuni dati che vengono artatamente utilizzati al fine di indicare una fragilità nel mercato dell’oro che non trova riscontro reale. Nello specifico la tanto vituperata volatilità dell’oro nell’ultimo mese è ridotta ad un calo immediato di 100 € all’oncia dopo il record, fatto dovuto alla capitalizzazione degli utili di qualche investitore ma, in seguito, appare evidente una fase di assestamento sulla nuova soglia, come viene indicata da molti esperti, attorno ai 1.650 €/oncia con oscillazioni intorno all’1%. Fa particolarmente specie notare che vengono indicati i reali motivi della crescita del prezzo oro, ovvero i bassi rendimenti dei bond americani e la prospettiva di inflazione, ma facendo finta di ignorare che chi acquista oro non lo fa per speculare ma per salvaguardare il proprio potere d’acquisto nel medio/lungo termine. La quotazione oro non deve essere analizzata, come viene invece fatto, come quella di un prodotto finanziario e gli stessi gestori di ETF difficilmente si sposteranno dall’oro a breve termine visto che, come insegna Warren Buffett rimane il bene rifugio ideale in questi momenti di crisi finanziaria.
….”Con il dollaro e i rendimenti Usa di nuovo in discesa, anche il metallo prezioso ha ripreso una traiettoria più decisa, guadagnando quasi il 2% e riportandosi a 1.960 dollari.”….
….”La curva dei rendimenti Usa si è fatta ancora più ripida, con uno scarto i tassi a 5 e a 30 anni che ha raggiunto l’1,23%, un record dal 2016. Il tasso di inflazione atteso a 10 anni (tasso breakeven) si è spinto all’1,73% dallo 0,5% di marzo, mentre il rendimento nominale dei Treasuries decennali è sceso allo 0,74% dall’1,91% di fine 2019. Il Dollar Index è intanto ai minimi da due anni e il cambio dell’euro è balzato sopra 1,9 dollari.”….
….”Si tratta senza dubbio di un ambiente favorevole all’ascesa dell’oro.”….