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Giugno 9, 2021NPL da Covid, FABI presenta mappa crediti deteriorati: 97 miliardi in pancia alle banche italiane: più di un quinto in Lombardia
Prendiamo da FOL Finanza on Line stralci di un articolo di Laura Naka Antonelli del 24/05/2021 che potete leggere per intero tramite link. Nell’articolo vengono riportati i dati relativi ai crediti deteriorati, più spesso citati solo come NPL così meno comprensibili dalla gente comune, suddivisi regione per regione ma sarebbe interessante averla per istituto di credito. Ovviamente è un dato che non viene e non verrà mai divulgato perchè potrebbe portare al panico ed allo spostamento dei risparmi dai conti correnti delle famiglie. In ogni caso, spiccano i numeri delle regioni con maggior insediamento di imprese medio piccole che, a causa dei vari lockdown, non hanno potuto far fronte ai loro debiti. Il fatto che le aziende siano così esposte, che la maggior parte siano s.r.l. cioè a responsabilità limitata, dovrebbe far pensare gli italiani che non dovrebbero lasciare oltre 1.700 miliardi depositati sul conto corrente nelle stesse banche di queste aziende visto che è in vigore il bail-in, cioè il salvataggio delle banche usando i soldi dei clienti.
Diversificare acquistando oro fisico significa uscire da tutte queste problematiche.
… ” La FABI (Federazione autonoma bancari italiani) presenta la mappa dei crediti deteriorati-NPL- presenti nelle banche italiane: quasi 97 miliardi di euro, “di cui la metà concentrata nel Nord Italia e solo il 40% distribuito tra Centro e Sud ”…
… ” Debitori che sono stati soprattutto aziende, in quanto le famiglie italiane hanno scelto la via del risparmio, più che quella di ricorso al credito. Nel presentare l’analisi, la Fabi ha parlato di “un fenomeno dal quale emerge un Paese ancora in affanno, con differenze tra debito delle famiglie e debito delle imprese, che è sotto la lente di ingrandimento delle autorità di vigilanza europea”.
L’associazione sindacato dei bancari ha “scattato una fotografia sulla geografia dei rischi delle banche. Il quadro, disegnato a fine 2020, vede 71,1 miliardi di euro di crediti deteriorati concentrati nelle aziende italiane e solo 14,4 miliardi di euro nelle famiglie. Si tratta di un debito che è concentrato maggiormente in cinque regioni e con una distribuzione territoriale che copre per più della metà il Nord Ovest e il Centro, per il 20% il Nord Est e per la restante parte è suddiviso tra Centro (24%) e Sud (14%)”…
… ” Alert NPL anche da Enria (Bce) e Bankitalia
«Il presidente della Commissione di vigilanza della Bce, Andrea Enria, ha duramente richiamato le banche a una maggiore attenzione sui rischi relativi ai prestiti bancari. La Banca centrale europea e l’Eba (Autorità bancaria europea) hanno chiesto alle banche di gestire le sofferenze bancarie, cioè i prestiti non rimborsati, aumentando fortemente i criteri di controllo e gestione: le banche europee da quest’anno devono smaltire dai 7 ai 9 anni i crediti in sofferenza coperti da garanzia reale, in soli 3 anni quelli senza garanzie reali. Noi teniamo sotto controllo quello che fanno le banche italiane e perciò abbiamo realizzato una mappa dei rischi ovvero la ripartizione territoriale delle sofferenze» “… aggiunge Sileoni.