In questo articolo, scritto da Francesca Gerosa e pubblicato da Milano Finanza il 13/11/2020, di cui pubblichiamo stralci ma che potete leggere per intero tramite link, Fabrizio Quirighetti, direttore degli investimenti di Decalia (gestione patrimoniale svizzera) evidenzia quello che da sempre deve essere il concetto con il quale deve essere approcciato l’oro, va acquistato fisico e ragionato sul medio/lungo termine. Lo dimostra lo stesso Quirighetti quando parla del prezzo oro previsto per il 2021/2024:
…” I prezzi dell’oro salgono gradualmente a causa delle preoccupazioni sulla crescita globale. Oggi spuntano un +0,56% a 1.883,70 dollari l’oncia. Il metallo giallo beneficia dei timori legati ai nuovi lockdown e alle restrizioni per frenare l’ondata di Covid-19. Nonostante la recente debolezza dell’oro, gli esperti di Ubs hanno aumentato le loro previsioni relative al primo trimestre del prossimo anno di 50 dollari a 2.000 dollari l’oncia. Poi però si indebolirà nel secondo semestre”…
…” Ma nel lungo termine l’oro oltre 3.000 dollari l’oncia non è una chimera, anche perché i principi che il metallo prezioso segue sono diventati molto più complessi, “molto più complessi delle reazioni cutanee degli investitori. Da un punto di vista tecnico, il prezzo dell’oro, espresso in dollari, è determinato in primo luogo dall’evoluzione dei tassi di interesse reali. Si tratta dei tassi nominali a 10 anni offerti dal Tesoro statunitense, dai quali viene sottratta l’inflazione attesa negli Stati Uniti, come appare nei titoli protetti dall’inflazione del Tesoro”…
… “a lungo termine, dopo il 2024, tutto può essere previsto. Primo scenario: l’oro scende sotto i 2.000 dollari per oncia in uno scenario deflazionistico giapponese in cui l’economia statunitense non riuscirà a raggiungere una velocità di uscita sufficiente per uscire dalla trappola del debito. Scenario opposto, un po’ estremo: la Fed gioca a un gioco di elicottero-soldi per “creare” inflazione al fine di alleviare il peso del debito. Il prezzo dell’oro potrebbe, quindi, superare tranquillamente i 3.000 dollari per oncia”…